sabato 3 dicembre 2011

VENEZIA: UNA CITTA' PER GIOVANI

Venezia una città per giovani?
Sicuramente le potenzialità ci sono e bisogna sfruttarle.
E' necessario puntare su una politica economica favorevole agli imprenditori giovani e meno giovani, in modo da poter creare quel rapporto in cui il giovane umilmente impara da chi ha più esperienza e di conseguenza ricevere responsabilità così da essere il giovane stesso il primo attore della propria economia.
Questo dev'essere considerato un investimento da parte del comune, perchè un ristagno come quello visibile in Piazza Ferretto o a Venezia non fa bene a nessuno.
Bisogna considerare che Venezia, oltre ad essere un importante centro per le Belle Arti e l'Architettura, è un rinomato polo per gli Studi Economici e quindi lavorare in questa direzione significa stimolare questi studenti a non far diventare Venezia solo una parentesi di studio ma anche un'opportunità per fermarsi e creare business.
I giovani a Venezia sono annoiati e non sanno cosa fare.
E' necessario creare delle realtà per promuovere l'aggregazione giovanile che oggettivamente non esistono.
Il tema di Campo S. Margherita è stato molto dibattuto e ora l'ordinanza vigente è molto restrittiva nei confronti dei giovani. Non è impossibile cambiare lo stato delle cose! Si potrebbe, almeno nel weekend, portare l'orario di chiusura degli esercizi alle 2:00 e mantenersi in un contesto civile senza creare nessun disagio per gli abitanti. Questo come? Potenziando le ronde delle forze dell'ordine (Polizia e reparti cinofili della Finanza) come avviene a Padova, aumentando il servizio di pulizia (a Londra gli operatori ecologi lavorano già durante l'aperitivo) e adottando la politica del "vuoto a rendere" come in Olanda evitando così il creasi d'immondizia.
Oppure creando un'alternativa che potrebbe essere individuata in San Basilio, relativamente lontana dalle abitazioni e facilmente raggiungibile.
Inoltre il giovane deve essere sensibilizzato sul consumo di droga e sull'educazione civica. Sappiamo tutti che, sia nelle scuole superiori che all'università, bisogna maturare dei crediti con attività alternative, quindi bisogna creare 2 crediti obbligatori per un corso di educazione civica e dei seminari sulle conseguenza del consumo di droga: basterebbe far vedere delle immagini di PET, TAC o RMN per dimostrare la drammatica compromissione, sia fisiologica che morfologia, del cervello in seguito ad assunzione di droghe sintetiche per dissuadere una persona a far proprie determinate brutte abitudini.
Ritornando al discorso di promuovere la creazione di luoghi di aggregazione, parliamoci chiaro, le persone frequentano luoghi in cui è facile arrivarci in macchina e di conseguenza parcheggiare. Un chiaro esempio è la realtà miranese oppure il fatto che tutti i bar in periferia sono pieni (Piazza Carpenedo in orario di aperitivo diventa un senso unico alternato..). Anticipando lo spegnimento delle telecamere ZTL, almeno alle 18:30, stimolerebbe la frequentazione del centro, come molto importante sarebbe rafforzare il servizio dei trasporti pubblici in ore tarde.

Edoardo Peroni - Segretario Movimento Giovanile Unione Di Centro